Assenteismo - Modulo 4
1. MOTIVI PRINCIPALI
1.1. I fattori di rischio e i primi segnali di allarme
Gli approcci teorici e le ricerche sull'assenteismo e la dispersione scolastica si sono focalizzati su diversi aspetti per valutare i fattori di rischio e prevenire questo fenomeno. Così, i risultati mostrano i seguenti fattori di rischio, a seconda degli aspetti analizzati: fattori sociali e familiari, fattori relativi all'individuo, le caratteristiche degli alunni e il loro comportamento nell'ambiente scolastico.
- Fattori di rischio sociale: appartenere a una minoranza etnica, parlare una lingua minoritaria, avere uno status socio-economico basso o una scarsa istruzione dei genitori.
- Fattori di rischio familiari: povertà e precarietà sociale, famiglie monoparentali e disfunzionali, comportamenti sociali a rischio in ambito familiare, mancanza di disciplina e controllo da parte dei genitori, trascuratezza, eventi familiari come divorzio o separazione, perdita o lutto, benessere mentale e fisico dei genitori: presenza di ansia in uno dei genitori.
- Fattori di rischio legati alla persona: nessun legame con il gruppo di coetanei al di fuori della scuola, comportamento antisociale, isolamento in classe, bullismo, bassa capacità intellettuale, malattia grave o prolungata.
- Fattori di rischio accademico: voti bassi, storia scolastica negativa, scarso rendimento accademico, basse aspettative educative, bocciatura o problemi comportamentali, la pressione derivante dalle esigenze curricolari o cognitive.
- Fattori di rischio nella scuola: il clima e le relazioni tra insegnanti e studenti, la mancata creazione di relazioni tra coetanei, il passaggio alla scuola secondaria, la carenza di una comunicazione fluida tra genitori e scuola.
Tradizionalmente, si è ritenuto che lo studente fosse il responsabile della sua decisione di essere assente o di abbandonare la scuola, cosa che implica la colpevolizzazione delle vittime, esonerando la scuola o il contesto in quanto non possono fare nulla rispetto ai fattori di rischio esterni (che sia la povertà familiare dello studente, la mancanza di competenze o di capacità intellettuali per il successo accademico o la non valorizzazione dell'istruzione...).
Queste imputazioni verso la vittima, in questo caso l'alunno autistico assente, generalmente considerato "irresponsabile", portano talvolta alcuni alunni a convincersi che è così che stanno le cose, che è nella loro natura. Questa convenzione è nota in psicologia come profezia che si autoavvera.
Sarebbe altrettanto sbagliato incolpare esclusivamente la società, le famiglie o gli studenti, come lo sarebbe incolpare esclusivamente la scuola per l'assenteismo. Il coinvolgimento di tutti gli agenti sociali è essenziale, da un lato, per conoscere i fattori di rischio, prenderli in considerazione e poterli attenuare, e dall'altro, per intervenire precocemente quando vengono rilevati i primi segnali: