Assenteismo - Modulo 4

2. TECNICHE E STRATEGIE

2.1. Bullismo / esclusione da parte dei coetanei

Ci sono alcune caratteristiche dei bambini con autismo che li rendono un bersaglio facile del bullismo. Gli studenti con diagnosi di ASD possono avere alcune o tutte queste caratteristiche:

o Mostrano un controllo limitato su ciò che accade intorno a loro e sulle situazioni.

o Si sentono inadeguati e hanno bassa autostima.

o Difficoltà a comprendere le espressioni facciali, il tono della voce e il linguaggio del corpo degli altri.

o Si isolano socialmente dai loro coetanei.

o Vengono etichettati come 'inadeguati' da coetanei o insegnanti

o Appaiono depressi o con comportamenti autodistruttivi.

- Prevenzione

La scienza ha dimostrato che il bullismo può essere prevenuto. È stato creato il "Pacchetto di prevenzione della violenza giovanile e dei comportamenti a rischio associati" che mira ad affrontare i comportamenti individuali, così come i fattori relazionali, familiari, scolastici, comunitari e sociali che influenzano i fattori di rischio e di protezione della violenza.

Le strategie sono concepite affinché funzionino insieme e siano usate in combinazione per prevenire la violenza. Questi approcci, specialmente mirati a rafforzare le competenze dei giovani e a modificare l'ambiente fisico e sociale, hanno dimostrato di ridurre la violenza e il bullismo.

o Promuovere ambienti familiari che sostengano uno sviluppo positivo: capacità genitoriali e programmi di relazioni familiari.

o Fornire un'educazione di qualità nei primi anni di vita: potenziare le competenze dei giovani.

o Programmi di mentoring: un intervento scolastico progettato per gli studenti a rischio nelle scuole medie che mira a sviluppare abilità sociali critiche, incoraggia a migliorare i risultati accademici e fornisce esperienze positive e gratificanti per i partecipanti.

o Creare ambienti comunitari protettivi: cambiare l'ambiente fisico e sociale, ridurre l'esposizione al rischio a livello di comunità.

o Costruire un clima scolastico positivo: creare un senso di appartenenza e una sensazione di ambiente protetto con elementi che possono derivare da un saluto, dal modo in cui si risolve un problema o da come si lavora insieme.

o È necessario che gli insegnanti e gli alunni dedichino del tempo in classe all'apprendimento sociale ed emotivo, che implica l'insegnamento dell'autoconsapevolezza, dell'autogestione, della consapevolezza sociale, del processo decisionale responsabile e delle capacità di gestione delle relazioni. Migliora il benessere emotivo, l'autoregolazione, le relazioni dentro dell'aula e il comportamento gentile e disponibile degli alunni. Riduce una serie di problemi come l'ansia, il disagio emotivo e la depressione; riduce i comportamenti distruttivi come il conflitto, l'aggressività, il bullismo, la rabbia e la distorsione di attribuzione ostile, inoltre migliora il rendimento accademico, la creatività e la capacità di leadership.

- Diagnosi

È importante conoscere i sintomi che un alunno vittima di bullismo solitamente presenta per individuare il bullying:

o Ferite inspiegabili

o La perdita o la distruzione di vestiti, libri, dispositivi elettronici o gioielli

o Mal di testa o mal di stomaco frequenti, sentirsi male o fingere di star male

o Cambiamenti nelle abitudini alimentari, come per esempio saltare improvvisamente i pasti o abbuffarsi. I bambini possono tornare da scuola affamati perché non hanno mangiato.

o Difficoltà nel dormire e incubi frequenti

o Calo nei voti, perdita di interesse nel rendimento scolastico o mancanza di voglia di andare a scuola

o Improvvisa perdita di amici e voglia di evitare le relazioni sociali

o Sensazione di impotenza e diminuzione dell’autostima

o Comportamenti autodistruttivi come scappare di casa, farsi del male o parlare di suicidio.

Le statistiche mostrano che solo il 20% degli incidenti di bullismo vengono denunciati visto che può risultare difficile per i bambini raccontare la situazione agli adulti. In particolare, gli alunni autistici hanno più difficoltà perché spesso non possiedono le capacità comunicative per comunicarlo, e perché non amano sentirsi rifiutati dai loro coetanei e isolati socialmente.

- Come intervenire

In caso si sospetti un atto di bullismo o quando sono la famiglia o gli altri studenti a segnalarlo, il team di orientamento e il preside devono essere avvisati immediatamente.

o Seguire le procedure della scuola per segnalare e affrontare i comportamenti di bullismo: a seconda del paese o della regione, ci sono protocolli specifici di azione.

o Incoraggiare lo studente vittima di bullismo a parlare dell'accaduto. Fategli sapere che gli credete e che siete preoccupati.

o Se lo studente non riesce a dire a voce ciò che è successo, usa metodi come la scrittura, il gioco o il disegno.

o Rassicurare gli studenti che riferire la situazione non è "fare la spia" su un altro alunno.

Il bullismo interessa ricercatori e professionisti, e una varietà di modelli di intervento sono stati proposti per ridurlo o prevenirlo. Alcuni di questi programmi hanno focalizzato gli interventi direttamente sugli studenti coinvolti (cioè il bullo/cyberbullo, le vittime e gli astanti), mentre altri mirano a cambiare il clima sociale in senso più ampio (ad esempio gli approcci dell'intera scuola). Alcuni studi hanno dimostrato che gli approcci dell' intera istituzione scolastica sono più efficaci dei programmi individuali, ma entrambi hanno mostrato effetti positivi.

Inoltre, è stato dimostrato che le attività collettive hanno migliorato la coesione del gruppo, mentre il miglioramento degli aspetti sociali ha contribuito a ridurre il numero di alunni isolati e ad eliminarne il possibile rifiuto, stabilendo legami molto più forti nelle reti sociali che riescono a creare una vera e propria rete di sostegno reciproco. Da parte sua, l'elaborazione cooperativa delle regole di convivenza da parte degli alunni ha contribuito a farle accettare da tutti e ad assumerle come impegno di squadra.